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Esperanto protagonista a Serrada

Inizia oggi, e continua fino al 2 aprile a Serrada di Folgaria, l’incontro fra giovani esperantisti da tutto il mondo. L’esperanto è la lingua internazionale che abbatte le barriere linguistiche e promuove la comprensione e l’amicizia tra i popoli. 

L’incontro si svolge nell’ambito dell’Internacia Junulara Festivalo (IJF – Festival Giovanile Internazionale), manifestazione organizzata dalla Gioventù Esperantista italiana (IEJ). Il tema di quest’anno, “I ponti al di là dei monti“, è più che mai attuale e riflette l’importanza della connessione e della collaborazione nella società odierna. 

La Gioventù Esperantista Italiana è la sezione giovanile della Federazione Esperantista Italiana (FEI, www.esperanto.it), che promuove attivamente l’esperanto attraverso corsi, iniziative e altre attività in tutta Italia, offrendo agli appassionati dell’esperanto un’opportunità unica per imparare e avere rapido accesso alla comunicazione internazionale.

In Trentino-Alto Adige, la presenza attiva di gruppi esperantisti, come il gruppo esperantista di Trento, testimonia l’importanza e l’interesse crescente per questa lingua internazionale. Il primo IJF si è tenuto a Levico Terme.

Durante il Festival Giovanile Internazionale 2024, sono disponibili corsi introduttivi sull’esperanto per coloro che desiderano imparare la lingua durante l’evento. Anche chi non ha familiarità con l’esperanto è invitato a partecipare al festival e ad approfittare di questa occasione unica per immergersi nella cultura esperantista. Per maggiori informazioni sui corsi e su come partecipare, è possibile contattare l’organizzazione all’indirizzo email iej@esperanto.it.


Articolo tratto da: https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2024/03/gli-appuntamenti-in-trentino-per-oggi-mercoledi-27-marzo-6f79001f-7ee2-42db-afa9-6e25759766af.html

Collaborazione con l’associazione LinuxTrent

Da martedì 30 gennaio 2024, la sede dell’Associazione Esperantista Trentina ospiterà l’iniziativa “Sportello Linux” a cura dell’associazione trentina che si occupa da anni di Software Libero e Diritti Digitali: LinuxTrent. L’iniziativa avrà cadenza periodica (settimanale o bisettimanale) il martedì sera. Per gli appuntamenti consultare la pagina del sito LinuxTrent: https://www.linuxtrent.it/iniziative/sportello-linux/

Il valore pedagogico dell’Esperanto

Negli anni, innumerevoli sono stati gli studi sul valore pedagogico dell’Esperanto. Essendo una lingua chiara, semplice e regolare, è naturale e logico pensare che possa essere propedeutica all’insegnamento di qualunque altra lingua nazionale, ovviamente meno chiara, semplice e regolare. Questi studi e quindi il valore didattico dell’Esperanto, nel 1995 sono stati riconosciuti ufficialmente dal Ministero della Pubblica Istruzione (Ministro Lombardi). Ecco archiviato il bollettino relativo.

Giovanni Peterlongo Esperantista e Dantista

Ecco un articolo sulla vita di Giovanni Peterlongo, apparso sulla rivista Esperantista Francese LEGI (La ‘Espéranto Gironde Informilo, pag. 150, marzo 2017). Sindaco di Trento, Dantista ed Esperantista, autore della prima (e per ora unica) traduzione integrale della Divina Commedia di Dante in Esperanto, completa di tutti i commenti e testo italiano a fronte. Pregevoli sono anche le illustrazioni di Sandro Botticelli.

L’esperanto fra associazionismo e comunicazione internazionale: dai Boy-scouts ai Rotariani, dall’UNESCO al PEN International

I gruppi esperantisti di Trento e Riva del Garda invitano alla conferenza:

“L’esperanto fra associazionismo e comunicazione internazionale: dai Boy-scouts ai Rotariani, dall’UNESCO al PEN International”

con il prof. Davide Astori, Università di Parma

Trento, 11 settembre 2019, Biblioteca comunale di Trento – via Roma, 55 – sala degli affreschi – ore: 17:30

L’incontro, intende illustrare come l’esperanto oggi, accanto al sogno di diventare la “lingua del mondo”, è strumento concreto di molte realtà, sociali, culturali, religiose, che – con la pratica d’uso – ne mostrano la forte potenzialità comunicativa.

Davide Astori, laurea in lettere indirizzo classico, dottorato in romanistica (LMU – München), diploma in paleografia (Archivio di Stato di Parma), giornalista (albo della Lombardia), dopo aver insegnato ‘Lingua e cultura ebraica’, ‘Lingua araba’ e ‘Sanscrito’, è, dal marzo 2015, professore associato del s.s.d. L-LIN/01 presso l’Università degli Studi di Parma, dove è titolare dei corsi di ‘Linguistica generale’ e ‘Interlinguistica’. Fra gli interessi primari: indoeuropeistica, lingue in contatto, traduttologia, minoranze e politiche linguistiche, interlinguistica.

Si interessa da oltre vent’anni di esperanto, e molto ne ha scritto. Si segnala solo l’ultimo lavoro, ricco di bibliografia: D. Astori, *Due passi in Esperantujo*, Athenauem, Parma 2019.

Per l’anno sociale 2019-20 è presidente del Rotary Club Esperanto Brazil, l’unico club rotariano nel mondo che utilizza tale lingua per le sue attività di servizio, e membro della sezione esperanto del PEN International, associazione mondiale di scrittori, fondata a Londra nel 1921 per promuovere la letteratura e la cooperazione intellettuale tra gli scrittori di tutto il mondo.

Corsi di Esperanto 2019/20

A partire da SETTEMBRE 2019 si organizzano

corsi di ESPERANTO

Livello base ed evoluto, con la possibilità di certificare la conoscenza con un esame finale.

Le lezioni si terranno presso la sede dell’associazione

in Via Zara, 7/A a Trento

Il corso avrà una durata di almeno 24 lezioni
con cadenza settimanale:

solitamente tutti i mercoledì – dalle 17.00 alle 18.30
ma siamo disponibili ad altre soluzioni.

Le lezioni sono gratuite, eventuale contributo minimo per il materiale didattico.

Per iscrizioni ed informazioni: info (at) esperanto.trento.it  

Informazioni generali: www.esperanto.trento.it o www.esperanto.net

Consegna Diplomi

Oggi (6 giugno 2019) a Riva del Garda, dopo alcuni mesi di corso e un serio esame, si è svolta la consegna dei diplomi di certificazione linguistica per la conoscenza dell’Esperanto, rilasciati dall’Istituto Italiano di Esperanto.

Si sono consegnati 6 diplomi di certificazione di primo livello (Livello A1 secondo la certificazione europea) e 1 diploma di secondo livello (B2 per la certificazione europea); 3 dell’associazione trentina e 5 del gruppo “Alto Garda”.

Congratulazioni al nuovi “esperantisti certificati” e ai loro insegnanti (nella foto).

Giovanni Daminelli, Lea Fabbri

In questi mesi sono venuti a mancare 2 importanti colonne dell’ Esperanto italiano

Giovanni Daminelli (1943-2019)

Di origine bergamasca, per ragioni di lavoro ha risieduto per lungo tempo a Sesto San Giovanni (MI), dove ha svolto le attività di ingegnere e professore di matematica.
Ha imparato l’esperanto nel 2000, e nel 2003 ha ottenuto il diploma di 3º grado dell’Istituto italiano di esperanto.
Nel 2008 è stato eletto presidente dell’Unione esperantista cattolica italiana (UECI). È stato redattore del suo organo ufficiale, la rivista esperantista Katolika Sento.
Nel 2012 è stato eletto sedicesimo presidente dell’Unione esperantista cattolica internazionale (IKUE), presente in 40 Paesi.
A Milano ha organizzato i corsi di esperanto di ogni livello, sia per il Circolo esperantista milanese (CEM) che per l’Università della terza età.
Vedere anche la voce relativa su Wikipedia: Giovanni_Daminelli

Lea Fabbri (1923-2019)

Lea Fabbri (1923 – 2019) titolare della cattedra di Bolzano e, più recentemente, co-titolare della Cattedra di Trento e Bolzano, ci ha lasciato il 23 febbraio 2019, un mese prima del suo 96o compleanno.

Romagnola di nascita e bolzanina di adozione ha dedicato gran parte delle sue energie all’ideale dell’esperanto già dagli anni cinquanta guidando corsi, promuovendo incontri e feste dell’amicizia internazionali, frequentando congressi nazionali e internazionali , partecipando a Feste dei Popoli di Trento, Erbè e Villafranca (Verona).

Delegata dell’unione esperantista mondiale (U.E.A) ebbe una fitta corrispondenza con samideani di tutto il mondo, prima per posta, poi col computer col quale è stata “tutor” guidando molti allievi nei corsi in rete anche, ultimamente, in casa di riposo.

La ricordiamo facendo il possibile perché il suo lavoro non vada perduto.